VINCENT PATERSON

Coreografo delle più grandi Pop Star
e dei più grandi Show mondiali

Sue sono le coreografie di "Smooth Criminal" di MICHAEL JACKSON,
del "Blond Ambition Tour" di MADONNA
e coreografo dei grandi show a Las Vegas per il Cirque Du Soleil.
E' il coreografo che ha fatto davvero la differenza!


Vincent nel video "Beat it" di Michael Jackson
VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna

Chi è Vincent Paterson? Forse converrebbe chiedersi chi sarebbero Michael Jackson e Madonna senza di lui. Questo eccezionale documentario racconta la carriera di un genio che ha cambiato il concetto stesso di coreografia, inventando Viva Elvis del Cirque du Soleil e portando Dancer in the Dark di Lars Von Trier alla Palma d’oro a Cannes.
I suoi passi hanno girato il mondo, portando la sua arte nei cuori di milioni di spettatori, da Broadway al West End. Senza di lui, senza l’uomo dietro il trono, quanti imperatori della musica sarebbero diventati tali?














INTERVISTA

VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna

Dopo molti anni trascorsi a sussurrare suggerimenti ai grandi artisti, lei è diventato il protagonista del documentario "The Man Behind the Thrones".
Cosa ha scoperto di se stesso vedendosi per la prima volta sul grande schermo?

" Ho avuto la possibilità di vedere il percorso della mio lavoro, comprendendo come gli elementi fondamentali della mia giovinezza hanno influito notevolmente su chi sarei diventato dopo e su quello che avrei messo nel lavoro.
Quando ho iniziato a parlare della mia vita ho visto questo allineamento particolare, comprendendo di aver iniziato a scrivere la mia storia fin dagli anni della scuola cattolica.
Per quanto riguarda il dirigere una Pop Star, poi, è come rivestire il ruolo dello scultore. Di fronte a te hai un'opera d'arte ed hai il compito incredibile di mostrarla al pubblico attraverso un altro punto di vista, che è il tuo. "

VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna

Come avviene il suo percorso creativo, si ispira alla star o allo spettacolo che deve mettere in scena?
" Ogni situazione è differente, per questo motivo mi sono sempre lasciato condizionare dal progetto specifico, soprattutto lavorando con Madonna e Michael. La loro esigenza principale è stata sempre quella di non ripetersi. Tutto doveva essere sempre fresco e assolutamente inedito. Era impensabile copiare qualcuno."

Quanta libertà ha avuto accanto a due star con tanta personalità artistica?
" Assoluta, soprattutto con Michael. Da quando abbiamo iniziato a collaborare con Smooth Criminal, mi ha lasciato libero di avere la mia visione. Diverso, invece, è stato il rapporto con Madonna. Lei ha un personalità completamente diversa, non accetta mai a priori un'idea prima di vederla in sala prove. "

Jackson viene considerato il re del pop e Madonna la regina. Secondo lei quali caratteristiche professionali e personali hanno contribuito alla costruzione di questo successo senza pari?
" Nel mondo ci sono molti grandi artisti, ma non tutti hanno l'occasione giusta per dimostrare il proprio talento.
Questo vuol dire che la fortuna ha una grande valenza. Certo è che bisogna farsi trovare pronti. Ed è esattamente quello che hanno fatto Jackson e Madonna. Dalla sua Michael ha avuto molte doti naturali che ha coltivato e mostrato fin da piccolo come, ad esempio, una musicalità fuori dal comune. Inoltre era un lavoratore instancabile capace di chiudersi in sala prove anche per cinque ore consecutive solo per ripetere ossessivamente due passi. Tutto per farli diventare parte integrante del proprio corpo, come se venissero direttamente dalla sua mente.
Madonna, invece, è diversa. Pianifica attentamente il risultato finale che vuole ottenere e lo spiega meticolosamente al team che deve aiutarla. Anche lei è un lavoratrice instancabile. Diverse, poi, sono le loro influenze.
Lei è una donna intelligente e appassionata d'arte, tanto da avere una sua collezione di pezzi pregiati e di scatti fotografici. Michael, al contrario, era affascinato dal cinema, in particolare quello in bianco e nero degli anni '30 e '40 e dalle star. Uno dei suoi mentori, ad esempio, era Sammy Davis jr. "

Si dice che ci sia una Madonna pre-Paterson e post-Paterson. In cosa ha modificato il suo percorso artistico?
" All'inizio Madonna era una free style. Se vi ricordate i video di MTV più che ballare si muoveva. Quando è venuta da me, però, mi disse di aver preso lezioni a New York e che voleva iniziare a mostrare le sue qualità. Così abbiamo iniziato a sperimentare diversi stili tra cui il tip tap e il contemporaneo.
Da quel momento, grazie a Madonna e a Michael Jackson, il ballo ha iniziato a diventare sempre più presente nei video. "

Tornando alla mini-recensione del Papa sul "Blond Ambition Tour", come è riuscito a trovare redenzione dopo aver riportato Satana sulla Terra?

" Continuando a fare quello che ho fatto. Sullo stesso percorso. E' un po' il cerchio perfetto! "

Ha lavorato con Madonna anche al cinema con EVITA.
Pare sia stata una lavorazione difficile, è così?

" Anche di più. Abbiamo discusso tanto con il regista Alan Parker. Come vi dicevo Madonna è ossessionata dalle prove, mentre Alan voleva più velocità nel suo lavoro. Pretendeva che Madonna arrivasse in scena pronta a improvvisare il tango.
Ho provato tante volte a dirgli che non lo avrebbe né potuto né voluto fare. Alan si arrabbiava e continuava a dirmi: "Tu stai dalla parte di Madonna!". Quindi l'atmosfera era piena di tensione. Alla fine però mi ha lasciato fare e il risultato si vede: EVITA è la prova cinematografica migliore di Madonna."

Continuate a frequentarvi con Madonna?
" In realtà lei non mi parla più.
Mi ha contattato nel 1999 per propormi di aiutarla con un paio di coreografie per il film Sai che c'è di nuovo? Le ho spiegato che sarei stato impegnato a lavorare con Lars Von Trier e Bjork e che sarebbero state più di un paio di coreografie. Avrei lavorato all'intero film.
A quel punto mi ha detto: "Cosa?! Preferisci Bjork a me?". E' stata l'ultima volta che abbiamo parlato. Madonna è così. "

Quindi cosa pensa di questi ultimi quindici anni della sua carriera?
" Continuo a seguirla a distanza.
Non lo so, devo dire di essere rimasto sconcertato quando l'ho vista vestita praticamente come una sedicenne. Lei è una delle figure femminili grazie alle quali la posizione delle donne nel mondo ha iniziato a cambiare. Penso che dovrebbe piantarla di vestirsi come una scolaretta o cheerleader e tornare a tenere in pugno il suo pubblico. Lei ha quel potere e potrebbe di nuovo essere un'icona innovativa alla sua età. "

Uno dei più grandi registi/coreografi è stato sicuramente Bob Fosse.
Quanto è stato ispirato dal suo lavoro?

" Prendo ispirazione ovunque. Non c'è nulla di nuovo ma tutto è reinventato. Fosse è stato un grande artista. Ancora oggi puoi far vedere ad ogni regista Cabaret per aiutarlo a capire come si dovrebbe riprendere la danza. "

Ha mai avuto paura nel suo lavoro?
" Certamente non ho avuto paura delle polemiche che si sono create in quell'occasione. Per il resto ho sempre paura.
La paura mi guida: non faccio mai nulla se non sono spaventato. La paura può essere un'incredibile emozione.
Per gli artisti può essere anche più potente dell'amore e dell'odio. Può guidarli a trovare la forza nel loro cuore. "

Michael Jackson aveva paura?
" Ha sempre vissuto con la paura. ( Paterson si commuove subito dopo questa frase ). Una volta ho invitato Michael a una festa. Lui mi disse: "Vorrei tanto venire a una festa. Ma non posso. Vorrei mettermi in un angolino e sbirciare cosa fa la gente in quel momento. Sarebbe bellissimo". Michael aveva paura di tutto. E' cresciuto con una famiglia che non lo ha mai supportato e che lo ha odiato. Sono stati cattivi con lui nel corso di tutta la sua vita.
Anche per questo non sapeva più di chi fidarsi. Viveva nella paura che il suo pubblico gli avrebbe voltato le spalle. Alla fine la paura lo ha ucciso davvero. "

Nel nuovo panorama del Pop, con quale Star le piacerebbe lavorare?
" All'inizio della sua carriera fui contattato da Britney Spears ma rifiutai. Era troppo giovane e non pensavo di essere adatto alle sue esigenze.
Attualmente ho grande ammirazione per Lady Gaga. Ha tratto ispirazione da Madonna ma sta cercando di andare oltre.
Credo molto anche nel talento di Justin Timberlake. È intelligente, creativo ed ha il coraggio per affrontare qualche cosa di nuovo.
Ad oggi, però, credo di aver chiuso la mia esperienza nel mondo del pop. L'ho frequentato anche troppo. Ora ho maggior interesse per il teatro. "


Chiunque sia nato negli anni '70 ha avuto come coreografo Vincent Paterson: perché chiunque ha provato a copiare uno dei passi creati da lui per le star del palcoscenico! Ha lavorato con Madonna e Michael Jackson e fu proprio il compianto Re del Pop a credere per primo in lui (Smooth Criminal è un capolavoro imbattuto).

Vincent Paterson (nato il 24 agosto 1959) è un regista e coreografo americano che ha avuto una carriera espansiva in molte parti del mondo dello spettacolo tra cui cinema, teatro, tour di concerti, opera, video musicali, televisione e pubblicità. Ha raggiunto il successo in tutto il mondo come regista e coreografo.

Paterson ha collaborato con Michael Jackson e Madonna su vari progetti, tra cui regia e coreografia del "Blond Ambition Tour" (show poi inserito anche nel documentario di Madonna "Truth or Dare"). Ha creato la bellissima performance di Madonna "Marie Antoinette/Vogue" per gli MTV Awards.
Ha diretto e coreografato il tour di Michael Jackson "Bad", così come l'ideazione e la coreografia dell'indimenticabile video "Smooth Criminal". Ha in seguito diretto anche il video musicale di "Blood on the Dance Floor" di Michael Jackson.

VINCENT e
Smoot Criminal di Michael Jackson




VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna

VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna

VINCENT per Madonna
iconico Vogue del 1990 agli MTV Awards



Vincent durante il "Blond Ambition Tour" di Madonna
VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna

VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna

VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna


Nel 2001 ha realizzato la coreografia "THRENODY", la sua riflessione danzata sull'11 settembre (realizzato con un cast composto dai migliori danzatori americani); ha vinto l'oro Premio della Giuria al World Film Festival di Houston.




Ha coreografato diversi film, tra cui "The Birdcage", "Closer" e "Evita" di Alan Parker (con protagonista Madonna).
Nel 2000 Paterson ha diretto (con un centinaio di telecamere) e coreografato le sequenze musicali nel film di "Dancer in the Dark" di Lars Von Trier con Bjork, film che si è aggiudicato la Palma d'Oro al Festival di Cannes.

VINCENT PATERSON, coreografo di Michael Jackson e Madonna

Ha coreografato la produzione West End di Londra di Lenny per la regia di Sir Peter Hall e dell'Opera a Los Angeles "Granduchessa" per la regia di Garry Marshall.

La direzione di Paterson del gioco "Gangsta Love", ambientata in un club di boxe, gli è valso un premio al Los Angeles Drama-Logue per la regia. Paterson ha diretto l'opera "Manon" a Los Angeles e a Berlino.
Ha diretto il film per la televisione "In Search of Dr. Seuss", che ha ricevuto sette nomination agli Emmy Award.
Ha coreografato diversi programmi TV tra gli la serata degli Oscar e i Grammy Award.
Un omaggio cinematografico alla sua direzione e coreografia, il Lincoln Center Film Society ha presentato una serata intitolata "Vincent Paterson, Maestro dei media."

Nel 2009, ha diretto e scritto il grande show "Viva Elvis" per il Cirque Du Soleil in scena al City Center a Las Vegas.
Paterson ha coreografato più di duecentocinquanta spot comprese campagne commerciali per la Pepsi, GE, Rubbermaid e Nike e per la serie televisiva "Dharma e Greg".
Nel 2012, Paterson ha diretto "Amare Lacrime Silenziose", un musical in stile Broadway, basato sulla raccolta di poesie di Ching Hai, Silent Tears.

Documentario su di lui:
"The Man Behind the Throne"